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La vita è movimento, ad ogni età: ecco perchè l'AFA cambia la vita

L'attività fisica adattata e le esperienze Uisp con gli anziani fanno scuola in molte città. Importante l'alleanza con le istituzioni. Parla M.Gasparetto

 

"Non sono più caduta perchè ho imparato che quando cammino devo appoggiare sempre prima il tallone", dice Teresa. Una delle tante voci di persone che frequentano i corsi e le attività Uisp. La testimonianza è stata inserita da Luana Costa, coordinatrice attività anziani e responsabile dell'Ufficio del progetto integrato Uisp Rovigo, all'interno del video presentato nel corso del convegno regionale Uisp Veneto "Viaggio nelle motivazioni e nelle opportunità di movimento per la popolazione anziana", realizzato con Regione Veneto nell'ambito del Piano Regionale per la Prevenzione e tenuto a Venezia giovedi 29 febbraio.

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L'attività per gli anziani si è consolidata da tempo nelle proposte associative Uisp, in ogni città. Tanto da essere stata scelta dal Comitato Uisp Valle d'Itria per la sfilata inaugurale che ha aperto Giocagin, manifestazione nazionale Uisp in corso di svolgimento in varie città, che si è tenuta a Martina Franca (Ta) il domenica 18 febbraio.

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Gioia di stare insieme anche per Uisp Foggia Manfredonia, per un'attività motoria che ha come obiettivo la socializzazione e il benessere degli anziani.

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L’Uisp ha una lunga esperienza alle spalle, sin dagli anni ’70 quando l’attività per le persone anziane era parte di un progetto che puntava alla popolarizzazione dello sport, come servizio sociale finalizzato alla salute come diritto per tutti. Criticando un modello sportivo che indirizzava le risorse unicamente alla ricerca del talento e alla selezione dei campioni.  La ricerca e l’approfondimento sono proseguiti nel corso degli anni, anche grazie alla formazione e all’aggiornamento di una leva di insegnanti ed operatori che si sono specializzati nelle attività con gli anziani, puntando agli aspetti relazionali e a quelli di tipo funzionale, come la mobilità articolare e il movimento dentro casa e all’aria aperta. Un progetto finalizzato all’equilibrio e alla regolarità degli esercizi.

“La ginnastica dolce è stato il nostro approccio da sempre – dice Massimo Gasparetto, responsabile delle Politiche Uisp per la Promozione della salute e presidente Uisp Veneto – un tipo di proposta che considera la persona nella sua interezza, in tutte le età della vita. E quindi sa rivolgersi con gradualità e con proposte specifiche, sia alla persona sana, sia a quella con patologie. Il nostro scopo è l’empowerment, ovvero la conquista della consapevolezza di sé e del controllo delle proprie scelte: le persone scelgono di muoversi per la loro salute e il proprio benessere. Le cornici metodologiche delle proposte Uisp per le persone anziane sono quelle dell’Afa, l’Attività Fisica Adattata che in Veneto sono rappresentate dai progetti integrati attivati in ogni provincia della regione. Non a caso le parole chiave utilizzate da Luana Costa nel video che abbiamo presentato all’inizio sono: consapevolezza, equilibrio, ascolto, ginnastica dolce, espressività corporea, mettersi in gioco, essere parte integrante di un gruppo”.

“Per rendere questo percorso davvero efficace occorre costruire alleanze  con le Regioni, vere protagoniste sul territorio attraverso il programma Comunità Attive, parte integrante del Piano di Prevenzione Nazionale. I piani regionali hanno programmi predefiniti che prevedono rapporti diretti con i Comuni e le Usl per il contrasto alla sedentarietà. L’Uisp deve sapersi inserire all’interno di questa strategia istituzionale che è anche la propria strategia associativa, offrendo tutte le esperienze e le competenze accumulate sul campo per la formazione dei propri operatori e istruttori, ma anche del personale, degli assessorati dedicati e delle strutture sanitarie dei Comuni”.

“Il convegno promosso da Uisp e Regione Veneto lo scorso giovedi 29 febbraio, del quale nei prossimi giorni metteremo a disposizioni relazioni e materiali presentati, ha puntato l’attenzione sul ruolo dei Comuni, per stimolare politiche proattive per il contrasto alla sedentarietà e per la salute di tutti i cittadini, con particolare riferimento a quelli anziani. L’Uisp in questo caso svolge un ruolo di advocacy e di stimolo. Abbiamo inoltre preso in esame le varie tipologie di attività più idonee a raggiungere obiettivi di empowerment, come gruppi di cammino, ginnastica dolce, tai-chi. Abbiamo anche illustrato le modalità organizzative di attività come quelle dei pedibus e grande attenzione abbiamo rivolto alla rigenerazione dei luoghi. Si tratta di proposte e attività che l’Uisp può replicare in altre regioni”. (I.M.)

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